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Tendenze di sviluppo software 2023

Indice

Tendenze di sviluppo

Come sarà il panorama dello sviluppo software nel 2023? 

Forse la tendenza meno sorprendente, ma comunque degna di nota, dei linguaggi di programmazione che ci aspettiamo di vedere nel 2023 è la continua popolarità di Python, il linguaggio di programmazione generale che negli ultimi anni è diventato il più diffuso al mondo. Segue una continua ascesa dei programmi no-code e low-code, parzialmente dovuta al fatto che vengono così ridotte le barriere d'ingresso alla programmazione software per chi non è uno sviluppatore. Continua anche la crescita del settore IoT e del suo sviluppo, l'IoB. I vantaggi di un'architettura serverless saranno molto apprezzati anche quest'anno e infine possiamo contare su un incremento di rilevanza delle PWA. Vediamo tutti questi punti in dettaglio.

1. Linguaggi di programmazione

Sono diversi gli indici che forniscono un'idea sui linguaggi di programmazione più gettonati e in crescita. Oggi ne prendiamo in considerazione due: il PYPL e il TIOBE.

TIOBE misura la frequenza con cui un linguaggio di programmazione appare in una query di ricerca in un motore di ricerca. Secondo i suoi autori, l'indice non riflette il miglior linguaggio di programmazione, ma classifica i diversi linguaggi di programmazione in base ai siti web che riflettono il numero di sviluppatori qualificati, corsi e posti di lavoro in tutto il mondo. Per calcolare l'indice TIOBE, che viene aggiornato mensilmente, vengono utilizzati circa 25 motori di ricerca.

Di seguito sono riportati i risultati dei 15 principali linguaggi di programmazione secondo l'attuale indice TIOBE.

TIOBE classifica

 

PYPL ("PopularitY of Programming Language Index") misura la frequenza con cui vengono cercati tutorial sui linguaggi di programmazione su Google. Ecco le prime 15 posizioni:

PYPL indice

La figura di PYPL mostra che ci sono notevoli differenze rispetto all'indice TIOBE. Tuttavia, in entrambi i casi compaiono per la maggior parte tra le prime cinque voci gli stessi linguaggi di programmazione. Da questo si può già leggere una certa tendenza: Python è in testa a entrambe le classifiche aggiudicandosi il primo posto. Altri linguaggi in alto su entrambe le classifiche sono Java, C/C++ e C#. 

2. Low code e no code

Una delle tendenze del 2023 è rappresentata dalle piattaforme no-code e low-code. Queste piattaforme sono un tipo di software che permette agli utenti di creare e sviluppare applicazioni senza la necessità di disporre di grandi competenze di programmazione. Il vantaggio è evidente: le aziende possono aggirare la carenza di manodopera qualificata in alcuni settori semplificando la creazione di prototipi e la sperimentazione di nuovi prodotti, che possono essere realizzati da team interni senza bisogno di specialisti IT.  

Low-code e no-code traggono quindi vantaggio dal fatto che le competenze informatiche sono sempre più richieste, ma anche poco disponibili. Inoltre, esiste un'ampia gamma di prodotti che coprono quasi tutte le esigenze: Siti web, marketplace, e-commerce, applicazioni mobili o persino database.  

Questo è particolarmente interessante per le PMI, ma anche per le aziende molto piccole grazie alla facilità d'uso e la velocità con cui è possibile realizzare nuovi sviluppi sulle piattaforme no-code e low-code. Questi servizi sono perfetti per i prototipi, i test e l'ulteriore sviluppo iterativo.  È anche vero che possono aumentare significativamente la produttività, soprattutto per quanto riguarda i team di crescita (growth hacking) e marketing. Tali piattaforme di automazione collegano applicazioni già in uso, come CRM, e-mail, database o contabilità. In questo modo si automatizza il flusso di dati e si elimina la necessità di copiare e incollare manualmente i dati.

Tuttavia è giusto ricordare che non tutti gli aspetti dello sviluppo delle applicazioni vengono eliminati quando si utilizzano queste piattaforme, un approfondimento nel nostro articolo "Sviluppo No-Code: una tendenza con benefici sostenibili?".
 

3. IoT e Internet of Behaviour (IoB)

Molti di noi conoscono il cosiddetto "Internet of Things" (IoT). Anche se non siamo in grado di spiegare ad hoc di cosa si tratta, siamo già confrontati con le applicazioni IoT su base quotidiana. Gli altoparlanti intelligenti, gli smartphone, le case intelligenti o gli orologi intelligenti sono tra questi. IoT indica il crescente collegamento in rete di dispositivi elettronici "intelligenti". I dispositivi comunicano tra loro e si scambiano dati. Questi possono a loro volta essere utilizzati per analisi in cui si considera soprattutto la connessione dei singoli dispositivi. 

L'Internet of Things (IoT) si riferisce proprio a questo, ad una rete interconnessa di dispositivi fisici, veicoli, edifici e altri oggetti dotati di vari software che consentono di raccogliere e gestire dati. Lo sviluppo di applicazioni software personalizzate per l'IoT è destinato a crescere nei prossimi anni. Secondo la società di ricerche di mercato statunitense Gartner, l'IoT rappresenta una tendenza tecnologica che avrà un impatto significativo sulle operazioni IT entro il 2025. 

Un'ulteriore sviluppo dell'IoT è l'Internet of Behaviour (IoB). L'IoB consiste principalmente nell'analisi degli utenti dei dispositivi. Per poi estrarre conclusioni strutturate sul loro comportamento. Questi dati di utilizzo possono essere utilizzati per comprendere meglio o influenzare il comportamento degli utenti consentendo alle aziende, ad esempio, di proporre pubblicità personalizzate e perfettamente adattate agli utenti e al loro comportamento. Oltre ai contenuti personalizzati, le aziende possono anche individuare i periodi perfetti in cui le persone target sono interessate a determinati prodotti. In questo modo l'azione desiderata, ad esempio l'acquisto, diventa il più probabile possibile.

 

4. Full serverless architecture

L'architettura serverless consente agli sviluppatori di progettare e mantenere i prodotti senza doversi preoccupare dell'infrastruttura sottostante in quanto un fornitore di cloud, come Google, Amazon Web Services (AWS) o Microsoft Azure, fornisce l'infrastruttura back-end della propria applicazione.

Il più grande vantaggio dell'implementazione di un'architettura serverless è che libera gli sviluppatori dalle attività di manutenzione che richiedono tempo e fa risparmiare all'azienda molti costi operativi. Quando gli sviluppatori non possiedono l'infrastruttura back-end che esegue le applicazioni, devono preoccuparsi molto meno di manutenzione, provisioning e scalabilità.

Uno dei motivi più interessanti per utilizzare un'infrastruttura back-end decentralizzata è la scalabilità e la risoluzione automatica dei problemi che i fornitori di cloud offrono con le architetture serverless. L'architettura serverless ha anche un impatto positivo in termini di responsabilità e di accountability. Se qualcosa va storto sul back-end, la responsabilità di risolvere il problema è del fornitore, non dello sviluppatore. In questo modo, in caso di problemi, gli sviluppatori non devono spendere tempo e strumenti per risolverli.

Infine, ma non meno importante, un'architettura serverless può essere un'opzione economicamente vantaggiosa a seconda delle dimensioni e dei requisiti dell'azienda. Risparmiare tempo agli sviluppatori significa anche risparmiare sui costi e ridurre il costo totale di proprietà. 

 

5. PWA

Le applicazioni web progressive colmano il divario tra i siti web tradizionali e le app per dispositivi mobili. Sono sviluppate sulla base di linguaggi di programmazione come CSS, JavaScript o HTML. Il loro particolare punto di forza è che possono essere utilizzati su qualsiasi browser web e su qualsiasi piattaforma. Inoltre, non devono essere sviluppati singolarmente per i sistemi operativi. Questo aiuta le aziende ad attrarre nuovi clienti e a fidelizzare quelli esistenti oltre ad essere allo stesso tempo efficienti dal punto di vista dei costi. Per questo motivo, le applicazioni web progressive sono una delle tendenze più interessanti nello sviluppo del software, soprattutto in tempi di rapido aumento dell'inflazione.

Di seguito un elenco dei loro vantaggi: 

  • Ottimizzazione fluida 

  • Bassa frequenza di rimbalzo 

  • Adattabile a qualsiasi browser 

  • Aumento dei tassi di conversione.

Delle PWA abbiamo parlato in modo più appronfondito anche nel nostro articolo "Progressive Web Apps: opportunità e sfide". 

 

Che cosa ne pensi di queste tendenze? La tua azienda o il tuo team sta già applicando qualche di queste tendenze? Raccontacelo nei commenti!