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Il ruolo dell'accessibilità nella user experience

team al lavoro su una scrivania con wireframe cartacei visti dall'alto

Indice

Nell'articolo blog "UX Design per creare esperienze utente straordinarie" abbiamo approfondito l'universo UX ponendo particolare attenzione al suo ruolo in campo IT, ai principi e al processo di design thinking. Oggi invece andiamo ad analizzare un concetto molto importante: l'accessibilità digitale con un occhio all'ambito UX/UI.

 

Che cos'è l'accessibilità in campo UX/UI?

Quando parliamo di accessibilità im ambito digitale, ci riferiamo all'idea di progettare il mondo digitale in modo che sia accessibile al maggior numero possibile di utenti. I prodotti digitali non devono presentare barriere che possano limitarne l'uso, sia da parte di utenti con che senza disabilità. 

Il W3C (World Wide Web Consortium) ci dice che:

"Il Web è fondamentalmente progettato per funzionare per tutte le persone, indipendentemente dall'hardware, dal software, dalla lingua, dal luogo o dalle capacità. Quando il Web raggiunge questo obiettivo, è accessibile a persone con un'ampia gamma di capacità uditive, motorie, visive e cognitive".

Quindi per essere accessibile, il mondo digitale deve essere progettato perché tutti possano utilizzarlo. 

L'accessibilità nella progettazione dell'esperienza utente si riferisce infatti alla pratica di progettare interfacce utente e interazioni digitali in modo che possano essere utilizzate da tutte le persone, indipendentemente dalle loro abilità. Ciò include vari aspetti come le seguenti disabilità:

  • uditive
  • cognitive
  • neurologiche
  • fisiche
  • vocali
  • visive

Tuttavia, è importante ricordare che l'accessibilità non si rivolge solo a persone diversamente abili, ma ne possono trarre beneficio anche persone che per esempio si trovano in contesti situazionali specifici come può esserlo un luogo in cui vi è una luce solare intensa o che subiscono un cambio delle loro abilità dovuto dall'avanzare della loro età.

Dando priorità all'accessibilità, gli UX designer offrono quindi alle persone la possibilità di interagire attivamente, navigare e completare le prorpie azioni in modo efficace e, soprattutto, autonomo.

 

Perché è importante?

Inclusione

Un design accessibile permette alle persone diversamente abili di partecipare pienamente alle esperienze digitali, riducendo al minimo anche possibili ostacoli per il trasferimento di informazioni e per le interazioni. Tutto ciò favorisce un uso autonomo e semplificato dei prodotti digitali.

Usabilità migliorata

Se l'esperienza utente è accessibile ne traggono beneficio tutti gli utenti, a prescindere dalle loro abilità perchè di fatto si va a migliorare la facilità d'utilizzo complessiva, rendendo le interfacce utente più intuitive, ridotte e facili da navigare.

Accesso a nuovi gruppi target

Più l'esperienza utente è accessibile, maggiore è il numero di persone capaci di accedere ad un prodotto digitale. In questo modo si aprono immediatamente gruppi target potenziali e si amplia il raggio dei futuri clienti di un'azienda.

Conformità legale ed etica

In molti Paesi esistono requisiti legali per l'accessibilità digitale. La conformità a questi standard dimostra anche un impegno verso pratiche di progettazione etiche. In Italia, ad esempio, i principi chiave per un web design accessibile sono regolati dall'Agenzia per l'Italia Digitale (Agid) e sono stati definiti nella legge Stanca o legge 4/2004. A livello europeo, invece, l'accessibilità web viene regolata dalla WAD (Web Accessibility Directive), la Direttiva UE 2016/2102.


N.b. I vantaggi per le aziende

L'adozione dell'accessibilità a livello digitale guida l'innovazione perché abbatte tutte quelle barriere che la possono ostacolare e, al contempo, valorizza il brand aziendale, perché un'azienda che adotta l'accessibilità dimostra un alto grado di responsabilità sociale d'impresa. Inoltre, come abbiamo precedentemente ribadito, l'accessibilità apre a nuovi gruppi target, basti pensare che in Italia secondo le statistiche più recenti, le persone diversamente abili sono quasi 13 milioni. Infine, riduce al minimo i rischi legali. Ebbene sì, anche se le questioni legali legate a questa tematica fanno spesso pensare agli States, anche noi in Italia abbiamo un recentissimo caso legale: l'Associazione Luca Coscioni ha depositato una causa contro Italo Treno per discriminazione digitale verso persone con disabilità ai sensi della legge 67/2006.

 

Criteri di successo e principi fondamentali dell'accessibilità

I criteri di successo sono le linee guida specifiche delineate nelle WCAG 2.2 che devono essere rispettate per garantire che i contenuti digitali siano accessibili a tutti. I criteri di successo sono organizzati in tre livelli di conformità: A, AA e AAA. Ogni livello presenta requisiti di accessibilità progressivamente più severi.  Ci sono 86 criteria di successo, 77 dei quali vengono dalla versione WCAG 2.1 mentre nove sono i nuovi criteri aggiunti che vedremo nella sezione successiva. Ognuno di questi criteri è stato progettato per affrontare uno specifico problema di accessibilità che gli utenti possono incontrare quando accedono ai contenuti digitali. 

I principi fondamentali sull'accessibilità sono ufficialmente quattro, chiamati anche POUR (Perceivable, Operable, Understandable e Robust) e vengono definiti dal W3C e dovrebbero essere presi in considerazione ogniqualvolta si progettano prodotti digitali.

 

Percepibilità

È necessario garantire che tutti gli utenti possano percepire i contenuti. Ad esempio, offrendo alternative per elementi non testuali come immagini o video e utilizzando indicazioni visive chiare e coerenti.

Operabilità

Le interfacce utente devono essere utilizzabili da utenti con abilità diverse. Ad esempio, fornendo opzioni per la navigazione da tastiera, riducendo al minimo la dipendenza da interazioni temporizzate ed evitando elementi di design che possano scatenare crisi epilettiche o altre reazioni fisiche.

Comprensibilità

Utilizzando contenuti concisi e descrittivi o messaggi di errore informativi, le informazioni possono essere trasmesse in modo logico e coerente. Anche le persone con un livello di istruzione inferiore, con scarse capacità linguistiche o con disabilità mentali dovrebbero essere in grado di comprendere i contenuti.

Robustezza

Il contenuto deve essere progettato in modo tale da poter essere interpretato dal maggior numero di interpreti possibile e quindi deve restare robusto anche con l'evolversi di tecnologie ed interpreti come le tecnologie assistive. 

 

Linee guida WCAG 2.2

Le linee guida principali relative alla realizzazione di esperienze utente digitali che rispettano i principi di accessibilità sono contenute nella WCAG 2.2 (Web Content Accessibility Guidelines). Si tratta della versione più recente che è stata rilasciata nell'ottobre 2023 e porta con sé nove nuovi criteri di successo. Di queste, sei devono avere una conformità AA.

Focus non nascosto

Se un elemento ha un focus, deve essere visibile sulla pagina e non può essere nascosto dietro qualcosa. Ci sono delle eccezioni, come ad esempio se l'elemento con focus si trova dietro a qualcosa che è stato attivato, ad esempio se un utente clicca un pulsante e appare un pop-up, perché quest'ultimo può essere chiuso. Se invece un elemento in focus si trova dietro ad un altro elemento che non può essere utilizzato, si va a fallire il criterio di successo.

Movimenti di trascinamento

Potresti avere una mappa o una situazione in cui è necessario trascinare qualcosa sulla pagina. Di solito si prende il puntatore, si fa clic, si tiene premuto, si sposta il puntatore da qualche parte e poi si lascia andare. Questa azione, però, può essere difficile da compiere se si è affetti da qualche tipo di disabilità o se non si ha accesso a un puntatore/mouse. Per superare questo criterio di successo è necessario fornire un'alternativa. Si può fare in modo che si faccia clic su un elemento, lo si lasci andare, poi si prema da un'altra parte e il sistema rilevi e sposti lì l'oggetto. Oppure si può fornire la navigazione da tastiera o i pulsanti che consentono di spostarsi sulla pagina.

Dimensione dell'obiettivo (minimo)

Qualsiasi elemento o input cliccabile deve avere un'area minima di 24x24 pixel su cui si possa fare clic. Se l'elemento è più piccolo, è necessario uno spazio sufficiente intorno ad esso prima che possa colpire un altro elemento cliccabile. In questo modo, se un utente ha problemi a cliccare un elemento, come ad esempio un pulsante, non rischia accidentalmente di cliccarne un altro vicino.

Aiuto coerente

Se in una pagina o in un sito web è disponibile una sorta di link, icona o risorsa relativa all'assistenza, assicurati che sia sempre nello stesso posto. Se, ad esempio, hai il pulsante chat posizionato in basso a sinistra, fai in modo che rimanga in quella posizione in tutte le pagine. Mantieni la coerenza del posizionamento di chi cerca supporto in tutto il sito web o l'applicazione.

Inserimento ridondante

Non obbligare l'utente ad aggiungere informazioni e a fornirle più volte nella stessa sessione. Una volta chieste le informazioni, occorre memorizzarle in modo da non doverle richiedere di nuovo. Naturalmente ci sono delle eccezioni a questa regola. Ad esempio, per motivi di sicurezza, potrebbe essere necessario chiedere nuovamente la password a un utente quando si accede nuovamente ad aree sensibili o sicure del sito web o dell'applicazione. Come regola generale, se hai degli input, potresti attivare la funzione di autopopolazione per questi elementi di input, in modo che gli utenti possano utilizzare le informazioni salvate nei loro browser per inserire le informazioni.

Autenticazione accessibile (minimo)

Per autenticarsi nel tuo sito web o app, l'utente non deve eseguire un test di funzionalità cognitiva, ovvero ricordare, trascrivere o manipolare qualcosa. Ad esempio, agli utenti non dovrebbe essere richiesto di ricordare la propria password. Finché le aree del nome utente e della password consentono di copiarle e incollarle o di popolarle con un gestore di password, sei a posto. Questo principio vale anche per i CAPTCHA o per qualsiasi tipo di situazione del tipo "non sono un robot", fatta eccezione per i CAPTCHA con identificazione di immagini.

 

Italia e accessibilità

Settore pubblico

Come abbiamo precedentemente detto, in Italia l'agenzia che si occupa del monitoraggio dell'accessibilità in ambito digitale è l'Agid. Per quanto riguarda il settore della pubblica amministrazione, secondo l'Agid nel 2023 solo il 40% dei siti web della pubblica amministrazione è risultato pienamente conforme alle linee guida di accessibilità basate sulle WCAG 2.1 (ricordiamo che la versione WCAG più recente è uscita ad ottobre 2023). Del restante 60% solo metà è appena parzialmente conforme. 

Se andiamo a vedere l'utilizzo di app mobile la situazione è ancora peggio. Infatti, nel 2023 solo il 25% delle applicazioni mobili della pubblica amministrazione soddisfa i criteri di accessibilità stabiliti dalla Direttiva UE 2016/2102, la quale obbliga tutti gli enti pubblici dell'UE a rendere accessibili i loro siti web e le loro app mobili online.

Gli errori più comuni individuati dal monitoraggio dell'Agid nella pubblica amministrazione sono:

  1. La mancanza di focus visibile
  2. Implementazione di informazioni solo tramite colore 
  3. Contrasto insufficiente del testo

Settore privato

Nel settore privato italiano, l'accessibilità digitale è ancora lontana dall'essere pienamente attuata, nonostante le crescenti normative (con il D.L. 76/2020 l'accessibilità è stata estesa a tutte le aziende con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro) e l'importanza dell'inclusività per l'utenza. Secondo un recente studio del 2023 condotto da Ergoproject, solo il 68% delle aziende analizzate ha reso disponibile una dichiarazione di accessibilità per i loro servizi digitali, lasciando scoperto il restante 32%. Anche tra le dichiarazioni pubblicate, solo il 29% di quelle in formato PDF risultano effettivamente accessibili, mentre il formato HTML, presente nel 49% dei casi, offre generalmente maggiore conformità alle linee guida WCAG.

La situazione nelle app mobile, particolarmente nel settore privato, segue un trend simile a quello del settore pubblico, con molti servizi ancora non in regola con la Direttiva UE 2016/2102. L’adeguamento all'accessibilità digitale sarà obbligatorio per tutti entro il 2025, quando entrerà in vigore la direttiva europea che disciplina i requisiti di accessibilità per prodotti e servizi digitali.

Gli errori più comuni nel settore privato includono:

  • Modalità di descrizione dei contenuti non conformi;
  • Utilizzo di formati non accessibili (come PDF non conformi);
  • Uso di accessibility overlays. 

 

Conclusione

L'accessibilità in campo UX/UI è l'abilità di rendere le interfacce utente fruibili da tutte le persone, indipendentemente dalle loro capacità o disabilità. Non si tratta solo di una questione di conformità normativa, ma un impegno verso una tecnologia che rispetta e valorizza ogni individuo.

Abbiamo visto quanto è evidente il ruolo di un design accessibile: non solo amplia il pubblico potenziale, ma migliora anche l'innovazione e la percezione degli utenti verso le aziende che lo applicano. I criteri di successo e i principi fondamentali dell'accessibilità, come la percepibilità, la operabilità, la comprensibilità e la robustezza, sono la base su cui costruire esperienze digitali che siano veramente inclusive e utilizzabili da chiunque.

Le linee guida WCAG 2.2, recentemente aggiornate, offrono una roadmap dettagliata per raggiungere questi obiettivi, introducendo criteri che aiutano a rispondere alle sfide emergenti e a migliorare ulteriormente l'accessibilità web. In Italia, dove le normative stanno diventando sempre più stringenti e le aspettative sociali più elevate, seguire queste linee guida è cruciale.

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